venerdì 17 luglio 2009

Chi denuncia Ki?


In un paese come il nostro, in cui i mafiosi vengono scarcerati per scadenza dei termini di custodia cautelare, che manda i soldati a Chiaiano per la discarica, mentre a Casal di Principe c'è carenza di personale, che dichiara le prostitute "soggetti pericolosi".. si giunge, finalmente, ad una Rivoluzione culturale:

Il reato di Immigrazione clandestina

Secondo la norma, lo straniero che entra e risiede senza permesso di soggiorno nel nostro Paese, ovvero da clandestino, commette reato penale andando incontro ad una sanzione amministrativa, compresa tra i 5mila e i 10mila euro e ad un processo per direttissima.

Sicché, la maggior parte delle badanti e colf presenti sul territorio nazionale affronterebbero il serio rischio di mettersi nei guai se scoperte in ‘flagranza di reato’, ovvero trovandosi a svolgere tranquillamente il proprio lavoro in casa da irregolari. Non solo, ma a causa del profilo penale del reato stesso, con tutta probabilità i clandestini catturati non potrebbero essere immediatamente rimpatriati, fatto l’obbligo di svolgere un regolare processo in Italia, per cui non è escluso il paradosso di vedersi arrivare autodenunce da coloro che rischiano di ritornare in patria (per i più svariati motivi)..


Ecco cosa potrebbe verificarsi:


“Buongiorno, desidera?”

“Buongiorno, volevo fare una denuncia”.

“Sì, un attimo che accendo il terminale… è un furto?”

“No, veramente no”.

“Atto vandalico?”

“Io veramente ero venuto a denunciare… come si dice… scusi, sono poco pratico, sa? Un’in…”

“Un’intimidazione mafiosa!”

“No, no, un’immigrazione”.

“Ah”.

“Clandestina”.

“Sì, sì, ho capito”.

“Insomma, c’è questa persona qui che è un immigrato clandestino”.

“Sì”.

“E sono venuto a denunciarlo. Perché adesso è reato, no?”

“Certo. Ma questa persona, sa come si chiama?”

“Altroché”.

“Conosce il luogo dove abita, o dove lavora?”

“So tutto”.

“E ha ragionevoli argomenti per sostenere che si tratta di un immigrato clandestino?”

“Ne ho le prove”.

“Bene, lei ora mi dirà tutto, io verbalizzerò…”

“E andrete ad arrestarlo!”

“Se lo riterremo necessario”.

“Come necessario! Dovete farlo e basta! In Italia c’è… come si chiama… l’obbligatoria azione”.

“L’obbligatorietà dell’azione penale. Certo che lei è un esperto”.

“Grazie. Ho studiato un po’ legge, al mio Paese”.

“Anche a me sarebbe piaciuto, ma sa… famiglia numerosa”.

“Non me lo dica”.

“Veniamo al dunque. Lei si chiama?”

“Ki Demei. K, I, spazio, Demei scritto come si pronuncia”.

“Ah, perfetto. E di cognome?”

“Ki”.

“Ki Ki Demei?”

“No, solo Ki-spazio-Demei”.

“Aaaaaah, ho capito. Scusi, eh, ma certi cognomi stranieri veramente sono una cosa…”

“Ha tutta la mia comprensione”.

“Bene. Allora, Ki Demei, nato il”

“Tredici luglio 1974”.

“Anno della tigre!”

“Complimenti. Non mi dica che…”

“Beh, sì, sono anch’io del 1974. Dunque, Ki Demei, nato il 13/7/1974 e residente a…”

“Ahem… scriva così: residente a Canton, Cina”.

“Quindi lei non risiede in Italia”.

“No”.

“Strano, il suo italiano è molto buono. Ha un documento della Repubblica Popolare Cinese? Passaporto, carta d’identità…”

“No. Però una denuncia la posso fare lo stesso, no? Voglio dire… Mettiamo che io sia un turista e mi abbiano rubato il portafogli…”

“Giusto. Allora: Ki Demei, nato il 13/7/74 e residente a Canton, Cina, in data 23/9 presente anno si recava nella caserma dei carabinieri di Campogalletti (MU) e segnalava alle autorità competenti, ivi rappresentate dall’appuntato Panunzio Gabriele, la presenza su suolo italiano di un immigrato clandestino, rispondente al nome di…”

“Sì?”

“Lo chiedo a lei: rispondente al nome di?”

“Eh?”

“Questo immigrato clandestino, insomma, come si chiama?”

“Ah, lui! Si chiama Ki Demei”.

“Cognome?”

“Ki”.

“Kikidemei?”

“No, Ki-spazio-Demei”.

“Aaaaah. Tra l’altro è un nome che ho già sentito… sta a vedere che ha dei precedenti”.

“Ma veramente…”

“Aspetti. Anche lei si chiama Ki Demei”.

“Non posso negarlo”.

“Un caso di omonimia, capisco”.

“No, forse non ha capito. Sono sempre io. Sono venuto a denunciare me stesso. Sono un immigrato clandestino. Arrestatemi”.

“Beh… beh… non corriamo”

“C’è la cosa, l’obbligatorietà dell’azione penale”.

“Ma scusi, perché ci tiene così tanto a farsi arrestare?”

“Si metta nei miei panni. Io lavoro ai mercati, faccio il giro della provincia. Tutte le mattine la sveglia alle cinque. Con la pioggia e con la neve. Cinque anni così. Non sono abituato, in Cina studiavo legge. Sono stanco”.

“Poteva anche denunciarsi prima”.

“Prima mi avreste rimpatriato come clandestino. Ma adesso non potete”.

“Come sarebbe a dire che non possiamo?”

Non potete, perché l’immigrazione clandestina è diventato un reato, e quindi mi dovrete processare”.

“E che sarà mai un processo”.

“Ma io ricorrerò in appello”.

“Non mi faccia ridere … voglio dire, se tutti gli immigrati clandestini ricorressero all’appello…”

“Sì? Vada avanti”.


“Questo non è un problema mio. Io sono un indiziato di reato, e come tale ho diritto a un giusto processo”.

“Guardi che rischia una bella multa”.

“Non posso pagarla, sono nullatenente e nullafacente”.

“Ma se mi ha appena detto che fa il giro dei merc… ah. Comincio a capire”.

“L’unica è mettermi in una prigione, o centro di detenzione come li chiamate adesso. Confrontate al sottoscala dove dormo non mi sembrano male”.

“Ma scoppiano”.

“Già. Probabilmente sarete costretti a mettermi fuori, magari a trovarmi un lavoro in attesa del giudizio. Ora, si dà il caso che io abbia studiato i tempi della giustizia italiana. Direi che tre quattro anni non me li toglie nessuno”.

“Ma poi la manderanno a casa”.

“Chi lo sa? Nel frattempo sarà cambiato il governo, e faranno una sanatoria. A dire il vero tutto lascia pensare che la sanatoria arriverà molto prima. È un peccato, perché poi mi toccherà tornare ai mercati. Io li odio, i mercati”.

“Doveva fare l’avvocato”.

“è vero. Andiamo avanti, le va?”

“Dunque: Ki Demei… segnalava alle autorità competenti, ivi rappresentate dall’appuntato Panunzio Gabriele, la presenza su suolo italiano di un immigrato clandestino, rispondente al nome di…”

“Ki Demei. Faccia copia incolla”.

“…nato il 13/7 eccetera… residente a?”

“Via Garibaldi tre, è il campanello con gli ideogrammi nel citofono. Se vuole lascio anche il cellulare”.

“Lei comunque la fa troppo facile”.

“Le cose stanno così! Adesso che sapete dove trovarmi siete costretti ad arrestarmi”.

“Ma lei potrebbe anche non essere un vero clandestino”.

“Certo che sono un vero clandestino”.

“Eh, facile a dirsi. Ma può provarlo?”

“Altroché. Non ho nemmeno un documento”.

“Questa non è una prova, al massimo è una mancanza di prove”.

“Sta scherzando?”

“Chi mi assicura, per esempio, che lei non abbia distrutto il suo permesso di soggiorno? Cioè, si metta nei nostri panni. Dobbiamo metterci ad arrestare il primo venuto soltanto perché dice di non avere documenti?”

“Prima lo facevate”.

“Ma prima era facile, con un foglio di via, al limite un bel charter e via al paese natale. Ma se adesso dobbiamo arrestarvi e giudicarvi tutti, eh, hai voglia”.

“Quindi non verrete ad arrestarmi”.

“No, credo di no”.

“La solita Italia. Fatta una legge, trovato l’inganno”.

“Piano con le parole, eh? Altrimenti…”

“Altrimenti?”

“Ti arresto per vilipendio”.

“Perfetto! Cos’è il vilipendio?”

“Sono le offese”.

“Ah, bene. L’Italia è una distesa di giunchi appassiti che oscilla al vento osceno della stupidità”.

“Eh?”

“Era un’offesa alla tua nazione. Arrestami”.

“Era solo una licenza poetica. Al massimo una libera espressione di giudizio. Non ti arresto”.

“Italia merda. Arrestami”.

“Ti piacerebbe, eh? Non ti arresto”.

“Mi devi arrestare! È vilipendio! C’è l’obbligatorietà!”

“No, invece, non ti arresto, è solo satira”.

“Il presidente è un invertito nazista”.

“Satira, satira politica”.

“Ma va’!”

“Come no? Guarda, rido anche, ah ah ah”.

“Donne italiane tutte puttane”.

“Ih Ih Ih, che spasso”.…
Manu Chao - Clandestino -

14 commenti:

  1. non so abbastanza di questa Legge, ma il duetto è molto spiritoso.un saluto affettuoso.

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  2. Duetto spassoso. Equello che dici nel post è più che reale...Soluzioni? Nessuna cedo. Quando allo stato è convenuto togliere di mezzo il contrabbando di sigarette l'ha fatto perchè ne veniva fortemente danneggiato, gli altri problemi non li risolve perchè...che gliene frega?!?!

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  3. @Antonella: ciao cara che piacere leggerti.. un grande abbraccio!!
    @roberta: è un paese curioso il nostro, si commette reato ad essere clandestini.. ma ad essere "utilizzatori finali" si va in paradiso!! Un bacio

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  4. Straordinario questo botta e risposta!!!
    Hai ben chiarito la posizione dell'Italia... e che fare in merito????
    hehehehehe... sorrido già!!!
    Ciao cara Inès grazie di essere passata e delle belle parole...
    Ti lascio una bella serata e buon weekend... abbracci e bacioni

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  5. @paola: grazie cara.. a prestissimo, un abbraccio!

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  6. Cara Ines,
    purtroppo hai centrato perfettamente il nocciolo della questione.
    Questa legge servirebbe solo a mettere una pezza di garza attaverso la quale passerebbe ancora tutto come prima, se li arrestassero gran parte di loro non avrebbero nemmeno una lira per pagare la multa quindi?... doppia condanna???
    Ma se nelle nostre carceri non abbiamo nemmeno il posto per gli assassini e gli stupratori e i tempi della giustizia italiana si trascianno fino alle calende greche che paura volete che faccia sta legge ai clandestini???
    E' vero che l'Italia è un molo nel Mediterraneo dove tutti possono attraccare ma cosa ci impedisce di essere più fermi nella nostra giustizia e nel far rispettare la nostra identita e la nostra cultura come fanno altri Paesi??
    Una volta ho seguito un dibattito in tv dove una rappresentate di una comunità di stranieri (gran parte clandestini) accusava un nostro ministro (e io dico con ragione) sostenendo che se in Italia arrivavano tanti clandestini delinquenti il motivo era da attribuire alla mancanza assoluta della garanzia della pena quindi, ciò che non è concesso fare in altri Paesi tra i quali anche il loro, vengono a farlo in Italia tanto.......alla fine....non vengono nemmeno arrestati e lo sanno.
    Tutto questo fermo restando che tra i clandestini ci sono tante brave persone che, come gli italiani all'estero, è giusto vengano aiutati ma occorrono regole vere, giuste, e rispettate da tutti, italiani compresi!

    un abbraccio :-)

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  7. Dialogo davvero strepitoso! Mette in risalto le contraddizioni di un Paese sempre più allo sbando.

    Mi permetto di contraccambiare il link anche perché hai davvero un blog interessante e ben scritto.

    Daniele

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  8. Eppure mi sorge spontanea una riflessione. Mettiamoci nei panni di chi deve legiferare. Un povero disgraziato si trova a normare una situazione di fatto assurda e seppur illegale ormai tollerata e per certi versi spesso anche incentivata. A differenza dei normali legislatori, lui di mestiere magari faceva il ragioniere e magari il chitarrista a tempo perso. E allora si affanna a cercare un compromesso che salvi la sua integrità di politico e il culo della sua badante romena, senza peraltro ledere il giusto diritto del suo leader di partito che è molto soddisfatto dei suoi giardinieri lituani. Tutto questo mentre il leader della sua coalizione sostiene che questo non sarai mai un paese multietnico. Il suo punto di partenza, e ciò gli crea grnade imbarazzo, è una legge fatta dal suo leader di partito e nientepopodimenoche dal presidente della Camera. Mica può sbugiardarla come niente. E allora cosa fa? Crea una nuova forma di illegalità. Un'idea geniale. Se c'è una cosa facile da controllare ed ignorare è proprio l'illegalità, in Italia. Si confonde così facilmente con il clima generale. Una genialata, insomma... (Sempre un piacere leggerti, Ines)

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  9. Scena surreale del teatro dell'assurdo tra il cittadino cinese e l'appuntato dei carabinieri, molto ma molto divertente.
    Purtroppo il post no, anzi direi che mette in luce le conseguenze serie e dannose che emergeranno da questa legge indegna di un paese civile come l'Italia.

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  10. @pasticcino: il nostro è un paese che ha dimenticato le proprie origini.. Continuiamo a fare i santi, i poeti ed i sognatori.. infondo, ci riesce meglio! un abbraccio a te

    @danieleverzetti: ti ringrazio tanto Daniele. Spero tu torni presto a farmi visita. Un abbraccio

    @max: Grande! anch'io ti leggo sempre molto volentieri. ti abbraccio

    @monticiano: inizio ad avere qualche dubbio sulla civiltà di questo paese.. a prestissimo

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  11. @marina: grazie cara per essere passata a trovarmi! un abbraccio

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  12. fantastico e (secondo me) pure credibile

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  13. @giardigno: l'assurdo è sempre verosimile! grazie per essere passato a trovarmi. Un abbraccio

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