venerdì 26 giugno 2009

Dov'è la fine dei ricordi e l'inizio dell'oblio

Foto tratta dalla rete

Quando si cade tanto profondamente, quello, il luogo che tocchiamo, non è mai la fine del viaggio,
il più delle volte rappresenta il trampolino di lancio verso una nuova scoperta..
La scoperta che il dolore non finisce mai con la fine del dolore.

Un po' come un taglio profondo, quando smetterà di sanguinare lascerà un'indelebile cicatrice.
Occorrerà tamponare con dosi massicce di anestetico, levigare i segni e ridare luce, ma quando il tempo avrà fatto il suo corso, sarà percepibile solo una leggerissima imprudenza.
Così ci si rialza.. ammaccati e claudicanti, ma innovati nello spirito, che ha trovato una nuova forza.
Possiamo lavorare senza tormenti, essere orgogliosi delle nostre quotidiane soddisfazioni, camminare per strada con l'aria di chi è appena uscito da un lungo scurissimo tunnel.
Finalmente ripercorrere le strade dei ricordi non fa più male, perché tutto ha un sapore diverso, persino l'odore è diverso.
Infondo non era come credevo, non vedevo, non sentivo, né colori, né umori,
nulla è.
Sono nuova di zecca, faccio cose nuove, con persone nuove, ho anche tagliato i capelli. Ho settimane, mesi e anni, davanti..
Ogni dettaglio ha una sua geometrica lontananza dal cuore.
E' tutto straordinariamente perfetto, tutto strategicamente rimosso, tutto dimenticato...
Non fosse per questa imprevedibile crepa..
Inés
Crepuscolo della sera mistica
Il ricordo con il crepuscolo rosseggia e trema sull'orizzonte ardente
della Speranza in fiamme che indietreggia e s'ingrandisce
come un recinto misterioso dove più di una fioritura
- dalia, giglio, tulipano e ranuncolo -
si slancia su un pergolato e circola tra la malsana esalazione di odori
grevi e caldi il cui veleno - dalia, giglio, tulipano e ranuncolo -
annegandomi i sensi, e anima, e ragione, mescola in un deliquio immenso
il ricordo con il crepuscolo.
Paul Verlaine

martedì 23 giugno 2009

Premio "Artista del Cuore" - da Paola


Ricevo con immensa gioia e gratidudine questo premio dalla mia amica Paola,
dedicandole il sogno più bello che possa realizzare.
Grazie Paola
__________________________________________________________
a Paola, perché conservi qualcosa di me:
I miei 5 desideri
:
1) tornare ad emozionarmi;
2) un lungo giorno da aquila;
3) vivere con le persone che amo;
4) uno spazio tutto mio;
5) viaggiare senza pause.
Le 8 cose da fare per l’eternità
:
1) sopprimere villa certosa e tutti i suoi abitanti;
2) ristabilire l'equilibrio economico;
3) garantire più pace nel condominio;
4) portare il mare a Milano;
5) conservare le foto da bambini;
6) eliminare i lunedì;
7) 5 ore lavorative, giornaliere;
8) più amore per tutti.

venerdì 12 giugno 2009

PARLAMI ! dal Manfred di Carmelo Bene


[furti dai profili, Cap 1]

Parlami!

Ti ho invocato nelle notti serene, ho spaventato gli uccelli addormentati tra i silenziosi rami, per chiamare te... Ho risvegliato i lupi montani, ho appreso alle caverne a riecheggiare invano il nome tuo adorato; tutto rispose, tranne la tua voce. Parlami! Ho errato sulla terra e non ho mai trovato a te l'eguale. Parlami! T'ho cercato tra le stelle a vanire, ho contemplato il cielo inutilmente, senza trovarti mai. Parlami! Guarda, i demoni a me attorno hanno pietà di me che non li tempo ed ho pietà per te soltanto. Parlami! Sdegnata, se vuoi, ma parlami!...Dimmi...non so che cosa, ma che io ti senta una volta ancora...


giovedì 11 giugno 2009

Sull'amicizia


E un adolescente disse:Parlaci dell'Amicizia.
E lui rispose dicendo: Il vostro amico è il vostro bisogno saziato.

È il campo che seminate con amore e mietete con riconoscenza.
È la vostra mensa e il vostro focolare.Poiché, affamati, vi rifugiate in lui e lo ricercate per la vostra pace.
Quando l'amico vi confida il suo pensiero, non negategli la vostra approvazione, né abbiate paura di contraddirlo.

E quando tace, il vostro cuore non smetta di ascoltare il suo cuore:
Nell'amicizia ogni pensiero, ogni desiderio, ogni attesa nasce in silenzio e viene condiviso con inesprimibile gioia.
Quando vi separate dall'amico non rattristatevi:
La sua assenza può chiarirvi ciò che in lui più amate, come allo scalatore la montagna è più chiara della pianura.
E non vi sia nell'amicizia altro scopo che l'approfondimento dello spirito.
Poiché l'amore che non cerca in tutti i modi lo schiudersi del proprio mistero non è amore,
Ma una rete lanciata in avanti e che afferra solo ciò che è vano.
E il meglio di voi sia per l'amico vostro.

Se lui dovrà conoscere il riflusso della vostra marea, fate che ne conosca anche la piena.
Quale amico è il vostro, per cercarlo nelle ore di morte?
Cercatelo sempre nelle ore di vita.
Poiché lui può colmare ogni vostro bisogno, ma non il vostro vuoto.
E condividete i piaceri sorridendo nella dolcezza dell'amicizia.
Poiché nella rugiada delle piccole cose il cuore ritrova il suo mattino e si ristora.
Kahlil Gibran

A me

Come mi rialzerò dal fondo della vita,
dopo essere stata rapita dalla luna più bella,
che, saziato occhi, mani e bocca,
stanca e un po' bugiarda,
senza avvisare,
si è eclissata..
e dal buio sono caduta sull'epidermide dell'inferno,
lì da dove è facile solo guardare in alto,
quella luna ruffiana..

inés


Alla luna
O graziosa luna, io mi rammento

Che, or volge l'anno, sovra questo colle
Io venia pien d'angoscia a rimirarti:
E tu pendevi allor su quella selva
Siccome or fai, che tutta la rischiari.
Ma nebuloso e tremulo dal pianto
Che mi sorgea sul ciglio, alle mie luci
Il tuo volto apparia, che travagliosa
Era mia vita: ed è, nè cangia stile
O mia diletta luna.
E pur mi giovaLa ricordanza, e il noverar l'etate
Del mio dolore.
Oh come grato occorre
Nel tempo giovanil, quando ancor lungo
La speme e breve ha la memoria il corso
Il rimembrar delle passate cose,
Ancor che triste, e che l'affanno duri!
G. Leopardi

lunedì 1 giugno 2009

Quartieri popolari

Ho in mente giorni che spirano velocemente, come un soffio, vissuti e da vivere come farfalle..
Ho in mente questi giorni, che ancora annaspano in cerca di un salvagente.
C'è un luogo della mente, in cui ripongo gli odori che ho visto, perché solo con altri sensi avrei potuto sentire..
Scale consumate dalla povertà, oggetti a decorare la bruttezza, santi sui muri e occhi spenti.
Noi che viviamo in wi fi, con l'i-phone e la smart, Noi che ci scriviamo sui blog, Noi che (sopra-v-)"vivere" è solo un verbo sullo Zanichelli..

I ragazzi davanti al cancello di casa, parevano usciti fuori da un'idea di Pasolini, pieni di vita rubata e sporchi di vernice.
Restavano lì a guardarci, Noi, alieni nel loro mondo, giunti a fare gli spettatori e poi giudici.
Alveari al macero, densi di uomini, donne e bambini, chiusi a chiave dietro porte di paglia..

Ho visto la rabbia come crepe sulla pelle, cipolla e varechina, strofinacci e velieri di plastica.

Sono stata accolta dentro questa miseria da umani lenti e pigri, mutilati nell'anima e nel corpo..
piegati da pesi di carta e da attenti burocrati.
Ho contato dodici bamboline di porcellana, sette vasetti di fiori, la bambina che sorride alla luna,
otto centrini, Padre Pio, la Madonnina ed un "santino" elettorale.

La padrona di casa, sorridente, mi mostra dapprima le foto di famiglia, poi mi porta sotto braccio a visitare il resto della casa che ha "pulito".

Qualcuno diceva: "Orgoglio e Dignità".

Ho accettato di prendere il caffè nella tazza da corredo,
il più buono che abbia mai bevuto.
inés

"Tutt'intorno s'alzavano impalcature e casamenti in costruzione, e grandi prati, depositi di rottami, terreni fabbricabili;
da lontano, forse dalla Maranella, dietro il Pigneto, si sentiva giungere la voce d'un grammofono ingrossata dall'altoparlante.
Sul prato della Casilina, prima della Maranella, dovevano esserci i carosielli;
e il Riccetto se ne andava da qualche parte, con le mani in saccoccia e la testa ritratta tra le spalle per la passione che ci metteva a cantare tra sé la canzonetta."
-Ragazzi di Vita- P.Pasolini