lunedì 1 giugno 2009

Quartieri popolari

Ho in mente giorni che spirano velocemente, come un soffio, vissuti e da vivere come farfalle..
Ho in mente questi giorni, che ancora annaspano in cerca di un salvagente.
C'è un luogo della mente, in cui ripongo gli odori che ho visto, perché solo con altri sensi avrei potuto sentire..
Scale consumate dalla povertà, oggetti a decorare la bruttezza, santi sui muri e occhi spenti.
Noi che viviamo in wi fi, con l'i-phone e la smart, Noi che ci scriviamo sui blog, Noi che (sopra-v-)"vivere" è solo un verbo sullo Zanichelli..

I ragazzi davanti al cancello di casa, parevano usciti fuori da un'idea di Pasolini, pieni di vita rubata e sporchi di vernice.
Restavano lì a guardarci, Noi, alieni nel loro mondo, giunti a fare gli spettatori e poi giudici.
Alveari al macero, densi di uomini, donne e bambini, chiusi a chiave dietro porte di paglia..

Ho visto la rabbia come crepe sulla pelle, cipolla e varechina, strofinacci e velieri di plastica.

Sono stata accolta dentro questa miseria da umani lenti e pigri, mutilati nell'anima e nel corpo..
piegati da pesi di carta e da attenti burocrati.
Ho contato dodici bamboline di porcellana, sette vasetti di fiori, la bambina che sorride alla luna,
otto centrini, Padre Pio, la Madonnina ed un "santino" elettorale.

La padrona di casa, sorridente, mi mostra dapprima le foto di famiglia, poi mi porta sotto braccio a visitare il resto della casa che ha "pulito".

Qualcuno diceva: "Orgoglio e Dignità".

Ho accettato di prendere il caffè nella tazza da corredo,
il più buono che abbia mai bevuto.
inés

"Tutt'intorno s'alzavano impalcature e casamenti in costruzione, e grandi prati, depositi di rottami, terreni fabbricabili;
da lontano, forse dalla Maranella, dietro il Pigneto, si sentiva giungere la voce d'un grammofono ingrossata dall'altoparlante.
Sul prato della Casilina, prima della Maranella, dovevano esserci i carosielli;
e il Riccetto se ne andava da qualche parte, con le mani in saccoccia e la testa ritratta tra le spalle per la passione che ci metteva a cantare tra sé la canzonetta."
-Ragazzi di Vita- P.Pasolini

18 commenti:

  1. bello il tuo post,anche se traspare la solitudine,io posso farti da salvagente,ciao inés continua a salire.

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  2. @achab: questa solitudine che ignoriamo si trova a 100 mt dalle nostre case..
    Grazie, per il tuo sguardo ai miei pensieri e, soprattutto, per il salvagente..che raccolgo. un abbraccio

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  3. ti ho raggiunta e letta. I flash che rimandano le tue descrizioni sono seduttive.Qui dal mio camper mi sei apparsa come un miraggio fantastico. (davvero)

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  4. @Antonella: grazie mia cara, sono felice d'averti lasciato un segno.. auspico tu voglia continuare a seguire i miei pensieri, ne sarò lusingata.

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  5. Si... vero anch'io percepisco una sensazione i solitudine ...con una gran voglia di spiccare il volo... ed ora ti faccio sentire meglio a proposito di pulizie... oggi ho pulito la bellezza di 80 bamboline da collezione (a casa di mia sorella)... pazzesco!!!
    Dai fammi un sorrisino.....eh???
    Ciao cara Inès dolce erata un abbraccione e bacione

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  6. Grazie Paola, la solitudine dell'anima si percepisce, è vero, ma la mia è così inconsistente rispetto a quello che ho visto entrando in queste case popolari.. davvero lascia il segno..
    80 bamboline, sono davvero un gran numero, complimenti alla pazienza e per l'affetto! a prestissimo

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  7. Sono case ancora in gran numero: tutte uguali, con i centrini inamidati, santi, lumini e fiori finti, servizio buono dietro i vetri pulitissimi di una credenza che ha conosciuto tempi migliori. E allora la nostra sofferenza, di fronte a tanta faticosa dignità, si fa piccola e si rannicchia su se stessa.
    Notte, Inès.
    Felice di averti incontrata.

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  8. c'è chi mette sacchi di sabbia e cavalli di frisia
    chi soprammobili e peluche
    dobbiamo difenderla la nostra casa
    la nostra solitudine

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  9. Siamo solo Noi con i nostri pregi e i nostri difetti..

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  10. ...che bello! grazie per avermi accolta nel tuo mondo!

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  11. fantastico Ebe, fai pare del mio mondo!!

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  12. Squarci di una Vita sempre uguale a sè stessa,eppure a suo modo diversa.Una Vita vissuta ad annaspare per restare a galla e non toccare il fondo,perchè sai cosa significa "fondo".Una Vita in cui l'onore e la dignità sono maceti da impugnare,fardelli da portare,medaglie da indossare con l'orgoglio di chi sa restare pulito nonostante tutto.

    Un sorriso.Antonia.

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  13. questo post cara ines mi tocca molto, le case ed i quartieri cosiddetti "popolari" sono veramente tristi, pieni di solitudine,ed io che in quelle case ci sono nato, aggiungo, che quelle "case" se così vogliamo chiamarle sono un grave errore della politica che le ha concepite, quei posti nn servono assolutamente a ridare dignità ad un uomo, ma solo a fargli vivere nel peggiore dei modi la propria vita.

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  14. mi sei tanto piaciuta! ora sei tra i miei blog amici anche se sono nei marosi e posso girare poco
    marina

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  15. @tutti: grazie per i vostri commenti.. vi sono vicina. un abbraccio

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  16. Sola come l'unica finestra aperta di un palazzo? Noooo...affacciati, è meglio:-)

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  17. Vedo un Blog molto bello qui :)
    Grazie per essere passata!

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  18. @Guernica: grazie a te, sei la benvenuta! un abbraccio

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